meditazioni, Novembre

30 Novembre 2019

30 Novembre 2019 – Sabato – Sant’Andrea apostolo (Festa)

(Rm 10,9-18; Sal 18[19]; Mt 4,18-22)

I Lettura: San Paolo mette in evidenza la successione delle azioni che portano alla fede e alla salvezza: innanzitutto, per beneplacito di Dio, noi abbiamo la verità per mezzo di Cristo, ma il suo Vangelo deve essere proclamato perché possa essere ascoltato per produrre la fede e per portare alla salvezza coloro che crederanno.

Vangelo: L’immagine usata dall’evangelista per indicare la futura missione degli Apostoli si radica nelle credenze del tempo secondo le quali il mare era il regno delle potenze infernali. Trarre fuori gli uomini dal mare assumeva, quindi, il significato profondo di liberare gli uomini dal peccato; liberare gli uomini dal potere di Satana sarà appunto la missione specifica degli Apostoli e della Chiesa.

Essi subito lasciarono le reti e lo seguirono – Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

La Parola di Dio commentata dal Magistero della Chiesa

Sant’Andrea, Apostolo: Andrea, nato a Bethsaida, fu prima discepolo di Giovanni Battista, poi seguì Cristo, a cui condusse anche il fratello Pietro. Insieme a Filippo presentò a Cristo stesso i gentili e indicò il ragazzo che portava i pesci ed il pane. Secondo la tradizione, dopo la Pentecoste predicò in diverse regioni e fu crocifisso a Patrasso in Acaia. Dai primi testi apocrifi, come ad esempio gli “Atti di Andrea” citati da Gregorio di Tours, si sa che Andrea venne legato e non inchiodato su una croce latina, simile a quella dove Cristo era stato crocifisso, ma la tradizione vuole che Andrea sia stato crocifisso su una croce di forma detta Croce decussata, a forma di X, e comunemente conosciuta con il nome di “Croce di Sant’Andrea”; questa venne adottata per sua personale scelta, dal momento che egli non avrebbe mai osato eguagliare il Maestro nel martirio. Così Benedetto XVI ricorda questo episodio: «In quel momento supremo, però, in modo analogo al fratello Pietro, egli chiese di essere posto sopra una croce diversa da quella di Gesù. Nel suo caso si trattò di una croce decussata, cioè a incrocio trasversale inclinato, che perciò venne detta “croce di sant’Andrea”. Ecco ciò che l’Apostolo avrebbe detto in quell’occasione, secondo un antico racconto [inizi del secolo VI] intitolato Passione di Andrea: “Salve, o Croce, inaugurata per mezzo del corpo di Cristo e divenuta adorna delle sue membra, come fossero perle preziose. Prima che il Signore salisse su di te, tu incutevi un timore terreno. Ora invece, dotata di un amore celeste, sei ricevuta come un dono. I credenti sanno, a tuo riguardo, quanta gioia tu possiedi, quanti regali tu tieni preparati. Sicuro dunque e pieno di gioia io vengo a te, perché anche tu mi riceva esultante come discepolo di colui che fu sospeso a te… O Croce beata, che ricevesti la maestà e la bellezza delle membra del Signore! … Prendimi e portami lontano dagli uomini e rendimi al mio Maestro, affinché per mezzo tuo mi riceva chi per te mi ha redento. Salve, o Croce; sì, salve davvero!”» (Udienza Generale, 14 giugno 2006).

La fecondità dell’apostolato – CCC 863-864: Tutta la Chiesa è apostolica in quanto rimane in comunione di fede e di vita con la sua origine attraverso i successori di san Pietro e degli Apostoli. Tutta la Chiesa è apostolica, in quanto è «inviata» in tutto il mondo; tutti i membri della Chiesa, sia pure in modi diversi, partecipano a questa missione. «La vocazione cristiana infatti è per sua natura anche vocazione all’apostolato». Si chiama «apostolato» «tutta l’attività del corpo mistico» ordinata alla «diffusione del regno di Cristo su tutta la terra». «Siccome la fonte e l’origine di tutto l’apostolato della Chiesa è Cristo, mandato dal Padre, è evidente che la fecondità dell’apostolato», sia quello dei ministri ordinati sia quello «dei laici, dipende dalla loro unione vitale con Cristo». Secondo le vocazioni, le esigenze dei tempi, i vari doni dello Spirito Santo, l’apostolato assume le forme più diverse. Ma la carità, attinta soprattutto nell’Eucaristia, rimane sempre «come l’anima di tutto l’apostolato».

Subito lasciarono le reti e lo seguirono – Pastores Dabo Vobis 36: Chiamò quelli che volle ed essi andarono da lui” (Mc 3,13). Questo “andare”, che s’identifica con il “seguire” Gesù, esprime la risposta libera dei dodici alla chiamata del Maestro. Così è stato di Pietro e di Andrea: “E disse loro: “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini”. Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono” (Mt 4,19-20). Identica è stata l’esperienza di Giacomo e di Giovanni (cfr Mt 4,21-22). Così sempre: nella vocazione risplendono insieme l’amore gratuito di Dio e l’esaltazione più alta possibile della libertà dell’uomo: quella dell’adesione alla chiamata di Dio e dell’affidamento a lui.

Seguitemi – Giovanni Paolo II (Omelia, 4 maggio 1999): La chiamata di Cristo, come quella di Dio nel Vecchio Testamento, giunge a coloro che non se l’aspettano, in un tempo, un luogo e un modo che non avrebbero mai potuto immaginare. È sconvolgente nel senso che la vita non potrà mai più essere la stessa: c’è sempre un effetto perturbante nella chiamata di Cristo che dice «Seguitemi» (Mt 4,19), con tutta la conversione di vita che ciò implica.

La Parola di Dio commentata dai Padri della Chiesa

Il martirio di sant’Andrea – «“O croce tanto lungamente desiderata, offerta ora all’aspirazione della mia anima, vengo a te, pieno di gioia e sicurezza. Ricevimi con gioia, me, discepolo di colui che pendeva dalle tue braccia…”. Così parlava Sant’Andrea, guardando da lontano la croce innalzata per il suo supplizio. Da dove gli venivano una gioia e un’esultanza così incredibili? Da dove tale perseveranza in un essere così fragile? Da dove quest’uomo traeva un’anima così spirituale, una carità tanto fervente e una volontà tanto forte? Non è giusto pensare che prendesse da se stesso un sì gran coraggio; era il dono perfetto disceso dal Padre della luce [Gc 1,17], dal solo che fa meraviglie. Era lo Spirito Santo che veniva in aiuto alla sua debolezza e che metteva nel suo cuore un amore forte come la morte, ed anche più forte della morte [Ct 8,6]» (San Bernardo).

Silenzio / Preghiera / La tua traccia

«Venite dietro a me». L’ultimo giorno dell’Anno Liturgico (da domani inizia il nuovo, con la prima domenica di Avvento) coincide quest’anno con la festa dell’Apostolo sant’Andrea. Nella sua vocazione vogliamo cogliere quasi il riassunto di tutto l’itinerario spirituale e liturgico che abbiamo vissuto in questi mesi e, in fondo, l’unica cosa necessaria da fare: andare dietro a Cristo, farci suoi seguaci, lasciare tutto e seguirlo. È questa disponibilità all’ascolto e alla sequela che rende santi dei pescatori, che purifica le loro e le nostre meschinità, allarga gli orizzonti e i cuori alla luce dello Spirito Santo. Gesù passa lungo le rive del lago, lungo i sentieri della quotidiana fatica: non rimprovera, non chiede nulla, non vuole niente per sé. Gesù passa per chiamarci a sé, ci attira con la sua Parola, ci dona il suo esempio e la sua grazia. Gli Apostoli lo seguono e poi invitano a seguirlo: da qui nasce la Chiesa, la grande famiglia di coloro che scelgono Cristo e ne seguono le orme (cfr 1Pt 2,21). Anche noi oggi siamo chiamati, e dopo di noi l’invito di Gesù si perpetua tramite il nostro annuncio e il nostro esempio: Cristo è lo stesso, ieri, oggi e sempre; eterna la sua Parola, fedele il suo amore. Ecco lo Sposo: andiamogli incontro!

Preghiamo

Dio onnipotente, esaudisci la nostra preghiera nella festa dell’apostolo sant’Andrea; egli che fu annunziatore del Vangelo e pastore della tua Chiesa, sia sempre nostro intercessore nel cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

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