Sono laiche nubili, che “liberamente accolgono la vocazione alla vita consacrata” praticando “la castità nel celibato per il Regno, la povertà e l’obbedienza”, nella forma di vita comunitaria.
Esse vivono una forte dimensione contemplativa, incentrata nella meditazione continua della Parola di Dio e nell’adorazione eucaristica prolungata, ma vivono anche il Servizio della Parola, nell’evangelizzazione e nella formazione dei battezzati.
Donne che, soprattutto, fanno esperienza di Dio nella fede e nel dialogo della preghiera, per insegnare anche ai fratelli a credere e parlare con Dio.
Alimentano l’amore verso il mistero del Verbo incarnato, Parola fatta carne, incontrato ogni giorno nell’Eucaristia lungamente adorata, per preparare nel silenzio contemplativo l’annuncio del Vangelo.
Con i Servi della Parola, fratelli di ideale, costituiscono la Piccola Comunità a Servizio della Parola.
Certosini in casa, missionari fuori
Nella mente del Fondatore, P. Ernesto Maria Lima, esse nascono per essere presenza di preghiera in luoghi scristianizzati o privi di cura pastorale, “certosini in casa, missionari fuori”, con la passione paolina di portare tutti a Cristo.
Per favorire l’incontro con Dio, le comunità aprono i loro momenti di preghiera a quanti lo desiderano, per diventare punti di riferimento per ogni bisogno spirituale, soprattutto la confessione e la direzione spirituale.
Immagini viventi di Maria
Questo è l’ideale più ardito che portano nel cuore le Serve della Parola. Confortate anche dagli insegnamenti di grandi santi mariani, come S. Luigi M. Grignion di Montfort e S. Massimiliano M. Kolbe, esse si aprono a Maria per vivere in Lei, di Lei, con Lei, per Lei, una profonda esperienza filiale, esperienza di comunione, di assimilazione, perché sia Maria, e solo Maria, a vivere in esse, ad amare, ad operare…
Amare, adorare, patire e riparare
Questi quattro verbi che, nelle cappelle delle Serve della Parola, sono scritti accanto al crocifisso, illustrano ulteriormente il loro carisma: amare e adorare l’Amore non amato, riparare e patire con Lui per la salvezza dei fratelli, ma anche per essergli compagne nell’opera della Redenzione. Così la vita delle Serve, sia che preghino, sia che lavorino, nella vita della comunità e nella missionarietà, vuole essere caratterizzata dall’oblatività, secondo l’esempio di Cristo, che ci salvò ma non senza sacrificio e spargimento di sangue.
Vita nascosta in Cristo e servizio
La Piccola Comunità delle Serve della Parola, comunità di consacrate contemplative e missionarie, vuole alimentare la vita nascosta con Cristo in Dio da cui scaturisce e si accresce l’amore per la salvezza del prossimo e per l’edificazione della Chiesa. Si impegna alla formazione dei giovani, onde accompagnare la loro crescita spirituale, con un’attenzione particolare ai segni di vocazione che essi manifestano, aiutandoli ad aderire con libertà ed entusiasmo al disegno che Dio ha su di loro, promuovendo a tal fine campi vocazionali e altre attività similari.
Circondano con devoto affetto e spirito di servizio i sacerdoti e sempre più intensamente si sforzano di vivere e sentire con la Chiesa le sue ansie missionarie.
Per condurre gli uomini a Dio e aprire i loro cuori alla preghiera, si impegnano ad organizzare giornate di ritiro ed esercizi spirituali e avranno cura, in perfetta comunione con i pastori della Chiesa, di rendersi disponibili alle predicazioni, alle missioni e alle animazioni liturgiche.