meditazioni, settembre

24 Settembre 2019

24 Settembre 2019 – Martedì, XXV del Tempo Ordinario – (Esd 6,7-8.12b.14-20; Sal 121[122]; Lc 8,19-21)

I Lettura: I popoli della Samarìa, nel tentativo di ostacolare il lavoro di costruzione del tempio, inviarono una lettera al re Dario che, invece, si pronuncia a sostegno dei Giudei.

Vangelo: La venuta dei familiari offre a Gesù l’occasione per pronunciare un detto importante sui veri parenti: l’ascolto fattivo della Parola crea un legame più forte del sangue.

Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica – Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

La Parola di Dio commentata dal Magistero della Chiesa

Mia madre… – CCC 501: Gesù l’unico Figlio di Maria. Ma la maternità» spirituale di Maria si estende a tutti gli uomini che egli è venuto a salvare: «Ella ha dato alla luce un Figlio, che Dio ha fatto “il primogenito di una moltitudine di fratelli” (Rm 8,29), ciò dei fedeli, alla cui nascita e formazione ella coopera con amore di madre».

La Famiglia di Dio – CCC 541-542: «Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il Vangelo di Dio e diceva: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino: convertitevi e credete al Vangelo”» (Mc 1,14-15). «Cristo, per adempiere la volontà del Padre, ha inaugurato in terra il regno dei cieli». Ora, la volontà del Padre è di «elevare gli uomini alla partecipazione della vita divina». Lo fa radunando gli uomini attorno al Figlio suo, Gesù Cristo. Questa assemblea è la Chiesa, la quale in terra, costituisce «il germe e l’inizio» del regno di Dio. Cristo è al centro di questa riunione degli uomini nella «famiglia di Dio». Li convoca attorno a sé con la sua parola, con i suoi «segni» che manifestano il regno di Dio, con l’invio dei suoi discepoli. Egli realizzerà la venuta del suo Regno soprattutto con il grande mistero della sua pasqua: la sua morte in croce e la sua risurrezione. «Quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me» (Gv 12,32). «Tutti gli uomini sono chiamati a questa unione con Cristo».

Siamo figli di Dio e costituiamo in Cristo una sola famiglia – CCC 959: Nell’unica famiglia di Dio. «Tutti noi che siamo figli di Dio e costituiamo in Cristo una sola famiglia, mentre comunichiamo tra di noi nella mutua carità e nell’unica lode della Trinità Santissima, corrispondiamo all’intima vocazione della Chiesa».

Occorre silenzio… – Paolo VI (Udienza Generale, 17 maggio 1972): Occorre il silenzio interiore per ascoltare la Parola di Dio, per sperimentare la presenza, per sentire la vocazione di Dio. Oggi la nostra psicologia è troppo estroflessa; la scena esteriore è così assorbente che la nostra attenzione è in prevalenza fuori di noi; siamo quasi sempre fuori della nostra casa personale; non sappiamo meditare, non sappiamo pregare; non sappiamo far tacere il frastuono interiore degli interessi esteriori, delle immagini, delle passioni.

La Parola di Dio commentata dai Padri della Chiesa

Chi fa la volontà di Dio diventa fratello e madre del Signore – «Non costituisce meraviglia che colui che fa la volontà del Padre sia detto fratello e sorella del Signore; per entrambi i sessi è infatti la chiamata alla fede. La meraviglia cresce piuttosto per il fatto che quegli venga anche detto “madre”. Invero, [Gesù] si è degnato di chiamare fratelli i suoi fedeli discepoli, dicendo: “Andate, annunziate ai miei fratelli” [Mt 28,10]. Ora però è il caso di chiedersi: Come può diventare sua madre chi, venendo alla fede, ha potuto divenire fratello del Signore? Quanto a noi, dobbiamo sapere che chi si fa nella fede fratello e sorella di Cristo, diventa sua madre nella predicazione. Quasi partorisce il Signore, chi lo ha infuso nel cuore dell’ascoltatore. E si fa sua madre, se attraverso la di lui voce l’amore di Dio viene generato nella mente del prossimo» (Gregorio Magno).

Silenzio / Preghiera / La tua traccia

«Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica». L’arrivo dei propri familiari, fornisce a Gesù l’occasione per un insegnamento decisivo sulla vera parentela con lui, che non è creata da legami di carne, ma dall’ascolto obbediente e operoso della Parola. Ovviamente i suoi parenti carnali non sono esclusi da questa possibilità: tutti sono inclusi, cominciando da sua Madre. Luca vuole ribadire l’importanza della nuova famiglia che si raccoglie intorno a Gesù, famiglia generata dalla Parola. È chiara, d’altro canto, l’intenzione del testo, quella cioè di affermare l’assoluto primato della Parola di Dio. È la Parola che pone in comunione con Gesù; è la Parola che realizza la sua comunità. Questa comunità sperimenta, in modo paradossale, un generare Cristo al proprio interno, un accoglierlo nella fede che fa nascere la vita nuova. Tra i vari membri della Chiesa, la famiglia del Signore Gesù, si sperimenta un rapporto di fratellanza comprensibile alla luce del fatto che essi si riconoscono “fratelli in Cristo” e “figli dello stesso Padre”. Luca ricorda infine che questa Parola non si può esaurire in un ascolto superficiale e non fattivo: essa, infatti, richiede un ascolto non solo attento ma anche operoso, esige la traduzione della Parola in opere concrete.

Preghiamo

O Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa’ che osservando i tuoi comandamenti meritiamo di entrare nella vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

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