agosto, meditazioni

30 Agosto 2019

30 Agosto 2019 – Venerdì, XXI del Tempo Ordinario – (1Ts 4,1-8; Sal 96[97]; Mt 25,1-13) – I Lettura: Dopo aver offerto l’esempio della propria vita vissuta in Dio e per Dio, Paolo esorta i Tessalonicési ad una conversione, non solo della mentalità, ma anche dello stile di vita. Non conta solo accogliere e riconoscere la bontà di un insegnamento, ma conformare il proprio comportamento secondo ciò che è stato appreso. In maniera particolare Paolo si riferisce ai peccati di impurità. La concezione della sessualità marca la differenza tra i cristiani e i pagani: questi la considerano una pratica ludica dalla quale trarre piacere; il cristiano, invece, come un dono di Dio per esprimere il potere unitivo e fecondo dell’amore. Vangelo: La parabola delle vergini affronta il tema della vigilanza: bisogna essere pronti a ogni evenienza, anche al ritardo. Infatti il pericolo è duplice: o ci si dà alla pazza gioia perché il Signore non arriva, oppure non si ha la pazienza di attendere a lungo il suo ritorno. Quindi la cosa più importante è questa: sapere cogliere l’oggi di Dio, ed essere pronti ad entrare nel riposo di Dio quando si manifesterà dal cielo con gli angeli della sua potenza (cfr. 2Ts 1,7).

Ecco lo sposo! Andategli incontro! Dal Vangelo secondo Matteo: In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».

Riflessione: «Questa infatti è volontà di Dio, la vostra santificazione». Cosa vuole Dio da noi? La nostra santificazione. Cosa significa? Che vuol trovarci, alla sua venuta, con le lampade accese. E cosa dobbiamo fare perché le nostre lampade siano accese e non si spengano? Perché siano accese bisogna alimentare la lampada della fede, ricevuta in dono dallo Spirito Santo il giorno del nostro Battesimo, con la vita di grazia. Perché non si spengano bisogna vegliare, cioè tenere desta la coscienza, mantenendo puro il corpo e lo spirito, secondo quanto san Paolo oggi ci suggerisce rivolgendosi ai Tessalonicési. Ma la parabola evangelica ci dice anche altro: nessuno campa di rendita e nessuno può pensare di salvarsi grazie agli altri, vivendo da negligente. Le preghiere, i meriti, l’intercessione dei fratelli ci sarà utile ma solo nella misura in cui ci siamo noi per primi impegnati a guadagnare l’ingresso in Paradiso. Gesù ci mette dinanzi tutta la nostra responsabilità derivante dal libero arbitrio: la saggezza va invocata e custodita, va desiderata e messa in pratica. Non basta essere nel gruppo di coloro che si dichiarano pronti in attesa dello sposo, non basta svegliarsi al suono della sua voce: bisogna farsi trovare con la lampada delle virtù ben accesa, altrimenti saremo mandati lontani, la porta sarà chiusa dinanzi a noi e rimarremo eternamente fuori dalla gioia divina.

Santo del giorno: 30 Agosto – Santa Margherita Ward, Martire in Inghilterra: “Fa parte di un gruppo di 40 martiri inglesi, beatificati da Pio XI il 15 dicembre 1929 e poi canonizzati da Paolo VI il 25 ottobre 1970. Essi morirono negli anni dal 1535 al 1679, al tempo delle persecuzioni contro i cattolici. Margherita Ward nacque a Congleton intorno al 1550, da distinta famiglia. Cattolica, aveva saputo dell’arresto del sacerdote Guglielmo Watson, che era stato sottoposto a tortura. Margherita lo visitò varie volte. Watson era stato già imprigionato una volta ma, in un momento di debolezza per le torture subite, aveva acconsentito a partecipare ad un culto protestante ed era stato liberato: pentitosi, aveva dichiarato di essere cattolico e quindi era finito nuovamente in prigione. Margherita ne favorì la fuga, ma una corda penzolante fece capire che era stato aiutato dalla donna e la Ward venne arrestata. Lei confermò quanto fatto e si rifiutò di rivelare il nascondiglio del fuggitivo, non volle chiedere il perdono alla regina Elisabetta, né aderire al culto protestante. Per questa ragione venne impiccata il 30 agosto 1588” (Avvenire).

Preghiamo: O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, perché fra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

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